Caltagirone, cantina vinicola e Ragusa Ibla

Caltagirone, cantina vinicola e Ragusa Ibla 2017-03-07T12:29:13+01:00

Project Description

Caltagirone, cantina vinicola e Ragusa Ibla

Da Ragusa | Giornata Intera

Caltagirone

  • Scalinata di San Giacomo e Santa Maria del Monte
  • Cantina vinicola

Ragusa Ibla

  • Giardini pubblici, vicoletti, palazzi e chiese
  • Duomo di San Giorgio

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Caltagirone e cantina vinicola

Percorriamo al mattino distese pianeggianti di territori coltivati in serre, oro verde della zona, prima di raggiungere la cittadina di Caltagirone adagiata su un imponente rocca e circondata da un paesaggio molto bello. Caltagirone ospita diverse botteghe di ceramisti talentuosi ed è uno dei centri più importanti in Sicilia per la produzione della ceramica oggi.La città in passato era molto prosperosa economicamente come evidenziano i molti istituti religiosi ancora oggi presenti nella città e racchiusi da reticolati di strade di acciottolato molto pittoresche. L’attrazione più importante è forse la scalinata di Santa Maria del Monte con i suoi 142 gradini che collegano la parte bassa a quella alta della città e che sono finemente decorati con ceramiche tutte diverse e uniche. Su questa scalinata, durante i festeggiamenti del Santo Patrono, ha luogo una tradizionale infiorata mista a candele posizionate sui gradini che rappresentano scene religiose enfatizzate da un meraviglioso gioco di luci e petali di fiori, soprattutto alla sera.
Lasciata Caltagirone, raggiungiamo una famosa cantina vinicola della zona dove si produce il celebre vino rosso “cerasuolo di Vittoria”, incontro di due vini locali: frappato e nero d’Avola. Qui, alcuni fra i migliori produttori dell’isola ci faranno degustare i loro vini corposi da accompagnare a prodotti locali per meglio apprezzarne aromi e sapori.


Ragusa Ibla
Nel pomeriggio, scopriremo Ragusa Ibla con le sue strette stradine e vicoletti, i giardini pubblici e i tanti palazzi e chiese. Fra queste spicca il Duomo di “San Giorgio” e il portale in stile gotico dell’antica chiesa di San Giorgio che risale al 1400 e che venne distrutta dal terremoto del 1669.

Caltagirone
L’origine della città risale a tempi antichi e il suo nome Caltagirone rivela le sue radici arabe. Qualat Gerun significa “la rocca delle grotte” e la ricchezza dell’area archeologica di Monte San Mauro ci parla delle sue origini dall’età del bronzo, ma anche di Greci, Bizantini, Arabi, Genovesi e Normanni che hanno arricchito la città grazie ai commerci per la sua posizione strategica nel cuore delle montagne a sud della piana di Catania.
La regina delle montagne, distrutta dal terremoto del 1693, risorge abbellita di monumenti e chiese barocche e vestigia del passato; le sue scenografie naturali di rocce, scalinate, viuzze e quartieri sono riccamente decorate dalla ceramiche, tradizione in uso dal periodo Greco, sviluppata in periodo arabo e poi assecondata da talentuose maestranze ebraiche che si riflette nei colori, tecnica e decorazioni ancora in uso oggi. Le botteghe d’arte, il museo della ceramica testimoniano un attività di produzione che traina ancora oggi l’economia e le chiese e le decorazioni, i pavimento e perfino i nomi delle vie e i numeri in majolica delle case attraggono i visitatori in un museo a cielo aperto.
Fra i luoghi di interesse la scalinata che conduce a Santa Maria del Monte e tutta la zona intorno ricca di piazze, quartieri, palazzi e chiese. San Giacomo, la chiesa del Gesù e la periferica chiesa dei cappuccini, ma anche i Palazzi di via Roma ed infine la splendida Villa Comunale, uno dei migliori giardini di Sicilia.


Ragusa e Ragusa Ibla
Ragusa e Ragusa Ibla sono due componenti della stessa città costruita su due aree diverse di una collina e riunite amministrativamente solamente agli inizi del Novecento. La loro storia è collegata al terribile terremoto del 1693, quando gli abitanti si divisero sul luogo dove ricostruire la città: da una parte l’aristocrazia conservatrice, dall’altra la nuova classe media e imprenditoriale dei contadini “massari”.
Il nome di Ragusa Ibla deriva dal leggendario re Siculo Hyblon, re dei Siculi che abitavano il pianoro cinto da due fiumi e dalla parola Heraia, dal nome della dea Era protettrice delle messi.
Il luogo è stato sempre frequentato da epoche preistoriche vista l’abbondanza di ripari naturali, l’abbondanza di acqua e la possibilità di usare i fiumi come vie di comunicazione da un luogo non troppo vicino ai pericoli dal mare, ma nemmeno troppo lontano utile per sfruttarne i benefici delle rotte commerciali fluviali.
Romani, bizantini e arabi la ritennero un luogo ambito. I primi la dichiararono città decumana, i secondi la fortificarono e gli ultimi faticarono a sottometterla dopo varie guerre e in cima alla collina eressero un castello. Molto attive furono, come altrove nell’area, le comunità giudaiche che occuparono un quartiere marginale. Durante il periodo arabo si organizza il territorio circostante in casali e tipici terrazzamenti, ma si stimola la scoperta e introduzione di nuove colture, come il cotone per esempio.
I Normanni introducono il culto di San Giorgio, Santo oggi molto caro ai ragusani e rinforzano l’identità cristiana con la costruzione del primo duomo dedicato a San Giorgio. Il medioevo feudale vede l’alternarsi di dinastie al comando e nel Cinquecento entra a far parte della Contea di Modica, godendo di ampia autonomia politica ed economica.
In questo periodo nasce l’enfiteusi, cioè la concessione a lungo termine di terreni prima incolti che adesso vengono dati a gruppi di contadini che allargando lo sfruttamento in successione ai proprio familiari, favoriscono imprenditoria agricola moderna e anche una forma di rotazione agraria. Questo favorisce il surplus di grano, il cambiamento del paesaggio agricolo, l’accumulo di ricchezza e l’ascesa sociale che presto concorrerà con quella nobiliare, poco incline al cambiamento.
Il terremoto del 1693 devasta la città ed intere famiglie vengono sterminate, a volte non lasciando nessun erede. Questo è il momento in cui l’ascesa della nuova classe media e agricola dei massari prende decisioni forti e da vita alla fondazione di una nuova città nella parte alta, mentre i nobili riutilizzano, spazi, risorse e pietre dello stesso sito. Non è solo una storia di decisioni urbanistiche, ma soprattutto sociali che incideranno a lungo nella storia di Ragusa. Qui viene costruita una nuova Cattedrale e la nuova città segue l’andamento di strade parallele e perpendicolari tipico delle città moderne.
Ragusa Ibla ha il suo prestigio ed eccellenza quando vengono costruiti palazzi nobiliari e chiese barocche, con mascheroni a supporto dei balconi e sinuose forme decorative. Il suo prestigio si regge fino agli inizi del Novecento, quando ormai il senso pratico di vivere in una città moderna più a monte prevale, su quello effimero dell’aristocrazia di un tempo che trova la sua ultima espressione sociale con il circolo di conversazione. Poi inizia un lento declino che porterà Ragusa Ibla ad essere popolata solo da tenaci anziani fino a decadere ed essere quasi abbandonata fino agli inizi degli anni Novanta.
Da quel periodo Ragusa Ibla viene rivalutata, le sue chiese, palazzi e monumenti dichiarati patrimonio Unesco più tardi nel 2005, case, chiese gloriose e quartieri restaurati, una miriade di bed and breakfast sostituiscono vecchie case disabitate e la trasformazione è compiuta.
Oggi Ragusa Ibla è uno dei luoghi più affascinanti in cui molti ritrovano una dimensione di intimità e scoperta dei tempi andati, semplicemente passeggiando tra i suoi mille vicoli tortuosi e nascosti, lasciandosi anche sedurre dai suoi mascheroni tipici di Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca, Palazzo Zacco e tanti altri da scoprire.
La piazza del Duomo di San Giorgio presenta la chiesa in un asse non regolare con la piazza in pendenza e questo rende il luogo ancora più suggestivo.
La scoperta del petrolio negli anni Cinquanta, seguente e complementare a quella dell’abbondante asfalto e pietra pece delle miniere hanno fatto da traino all’economia e più recentemente altri input turistici, come l’ambientazione qui di tanti episodi della celebre serie TV “Montalbano” che ha ispirato un turismo non di massa, ma dosato e apprezzato da tutti.

  • Autovettura privata Sedan o Viano Mercedes fino a sette posti
  • Autista privato parlante la vostra lingua
  • Carburante, pedaggi e spese di parcheggio
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a quattro ore per servizi di mezza giornata
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a otto ore per servizi di giornata intera
  • Bottiglia di acqua a bordo a disposizione
  • Soste, visite e guida panoramica dei luoghi descritti dall’itinerario

     NON SONO INCLUSI

  • Ingressi ai siti archeologici, chiese e musei
  • Degustazioni di prodotti, wine tasting o esperienze culinarie quando sono opzionali
  • Gratuità per l’autista (si suggerisce il 10% se ampiamente soddisfatti del servizio)
  • Guida turistica regionale autorizzata
  • Pasti, wine tasting o esperienze culinarie di cooking class se non già incluse nell’itinerario
  • Noleggio yachts, elicottero e aereo privato complementare ai nostri servizi di trasporto

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