Alla scoperta dei luoghi di Montalbano

Alla scoperta dei luoghi di Montalbano 2017-03-07T19:02:31+01:00

Project Description

Alla scoperta dei luoghi di Montalbano

Da Ragusa | Mezza giornata

Vigata (Scicli)

  • Municipio Scicli (Vigata)
  • Via Mormino Penna

Marinella di Vigata (Donnalucata)

  • Casa di Montalbano (Punta Secca)

Vigata (Ragusa Ibla)

  • Scalinata di Santa Maria delle Scale
  • Duomo di San Giorgio e luoghi del set

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Vigata (Scicli)
Dopo aver lasciato il vostro hotel, partiremo per raggiungere Vigata (Scicli) per vedere l’ufficio del celebre ispettore Montalbano (municipio di Scicli) e l’attigua stazione di Polizia.Qui passeggeremo lungo la via Mormino Penna per ammirare gli splendidi edifici barocchi che vi si affacciano, chiese e palazzo nobiliari.


Marinella di Vigata (Donnalucata),
Casa di Montalbano (Punta Secca)

Proseguiamo verso Marinella di Vigata (Donnalucata) e ci fermiamo per una sosta gelato nel luogo più celebre della serie televisiva: la casa di Montalbano (Punta Secca). La casa domina una piccolo baia naturale sabbiosa e puo’ essere vista dall’esterno poichè oggi è un apprezzato B&B.


Vigata (Ragusa Ibla)
Nel primo pomeriggio proseguiamo verso Vigata (Ragusa Ibla) per scoprire altri luoghi del set: la scalinata che conduce al duomo di San Giorgio o alla chiesa di Santa Maria delle Scale.Da qui c’è una vista mozzafiato che abbraccia un panorama meraviglioso, soprattutto al tramonto per fare l’ultima foto prima di proseguire il viaggio di ritorno.

Scicli
Scicli è una cittadina di medie dimensioni (circa 30.000 abitanti).
La città si estende su una zona piana, letti di fiumi nei tempi passati e circondata da tre vallate che confluiscono nel centro storico e geografico della città.
Il nome deriva probabilmente dalle popolazioni locali dei Siculi che abitavano questi terreni ricchi di grotte e insediamenti abitativi frequentati dall’età del rame fino al periodo tardo bizantino e medievale.
Furono frammentari i contatti con i Greci, importanti le presenze cartaginesi, romane e bizantine; gli arabi lasciarono il segno più profondo organizzando le attività agricole attorno alla vasta e fertile campagna limitrofa alla città e rendendo la città prosperosa grazie ai commerci.
I Normanni qui ingaggiarono una delle lotte contro gli Arabi più nota e ancora oggi si celebra la Madonna delle milizie in una delle feste più importanti della provincia, con l’arrivo della Madonna su un cavallo bianco per sbaragliare i nemici. Svevi, Angioini, Aragonesi e infine la Contea di Modica segnarono le fasi storiche fino al terremoto che significo’ la ricostruzione della città di chiese, conventi, palazzi nobiliari e assetto urbanistico tra i più armonici ed eleganti del Barocco della val di Noto.
La parte alta, il colle San Matteo, con fortificazioni, castelli e la chiesa omonima che domina la parte alta della città merita una passeggiata salendo nei pressi di Palazzo Beneventano.
Questo edificio è uno dei palazzi con i mascheroni dei balconi più insoliti e straordinari di tutto il barocco ibleo per la sua eleganza e per il significato anche sociale che i suoi mascheroni hanno incutendo una sorta di timore di riverenza verso chi passeggia e guarda dal basso verso l’alto, sormontati dalla corona dell’omonima famiglia e adottato nel gonfalone di città.
Gli edifici religiosi e civili, chiese e palazzi, si estendono lungo un percorso a tre rami, dove piazze e strade principali hanno le perle più belle del barocco locale.
Via Mormino Penna ospita le chiese più importanti e il palazzo del comune, luogo del commissariato di polizia della fiction della serie TV il commissario Montalbano; San Bartolomeo e ad alcuni palazzi sulla piazza principale (Palazzo Fava e Mormino Penna) sono altri luoghi d’arte e meraviglia da non perdere.
La città oggi vive di agricoltura e turismo, grazie all’enogastronomico e alle sue ben attrezzate spiagge di sabbia con fondali bassi a poca distanza.


Punta Secca e Donnalucata
Donnalucata e Punta Secca sono due borghi marinari sulle coste sabbiose nel sudest dell’isola. I due villaggi di pescatori sono stati abitati da periodi antichissimi e sono stati teatro di numerose battaglie tra Arabi e Normanni nell’undicesimo secolo. La tipicità di luoghi poco conosciuti, la ricchezza del paesaggio costiero e dei mari pescosi e il modo di vivere genuino dela gente del posto hanno reso queste due ampie baie ideali per ambientare scene di vita siciliana della celebre serie TV il commissario Montalbano. Punta Secca è il luogo dove l’ispettore si ristora nelle acque di fronte alla casa sul mare alla fine di una piccola baia sabbiosa; Donnalucata è un altro luogo dove spesso avvengono incontri con testimoni, presunti delinquenti e semplici persone di passaggio. In entrambi i luoghi Montalbano consuma i suoi pasti a base di pesce che richiamano benissimo sia la vocazione marinara e autentica dei luoghi che della cucina siciliana.


Ragusa e Ragusa Ibla
Ragusa e Ragusa Ibla sono due componenti della stessa città costruita su due aree diverse di una collina e riunite amministrativamente solamente agli inizi del Novecento. La loro storia è collegata al terribile terremoto del 1693, quando gli abitanti si divisero sul luogo dove ricostruire la città: da una parte l’aristocrazia conservatrice, dall’altra la nuova classe media e imprenditoriale dei contadini “massari”.
Il nome di Ragusa Ibla deriva dal leggendario re Siculo Hyblon, re dei Siculi che abitavano il pianoro cinto da due fiumi e dalla parola Heraia, dal nome della dea Era protettrice delle messi.
Il luogo è stato sempre frequentato da epoche preistoriche vista l’abbondanza di ripari naturali, l’abbondanza di acqua e la possibilità di usare i fiumi come vie di comunicazione da un luogo non troppo vicino ai pericoli dal mare, ma nemmeno troppo lontano utile per sfruttarne i benefici delle rotte commerciali fluviali.
Romani, bizantini e arabi la ritennero un luogo ambito. I primi la dichiararono città decumana, i secondi la fortificarono e gli ultimi faticarono a sottometterla dopo varie guerre e in cima alla collina eressero un castello. Molto attive furono, come altrove nell’area, le comunità giudaiche che occuparono un quartiere marginale. Durante il periodo arabo si organizza il territorio circostante in casali e tipici terrazzamenti, ma si stimola la scoperta e introduzione di nuove colture, come il cotone per esempio.
I Normanni introducono il culto di San Giorgio, Santo oggi molto caro ai ragusani e rinforzano l’identità cristiana con la costruzione del primo duomo dedicato a San Giorgio. Il medioevo feudale vede l’alternarsi di dinastie al comando e nel Cinquecento entra a far parte della Contea di Modica, godendo di ampia autonomia politica ed economica.
In questo periodo nasce l’enfiteusi, cioè la concessione a lungo termine di terreni prima incolti che adesso vengono dati a gruppi di contadini che allargando lo sfruttamento in successione ai proprio familiari, favoriscono imprenditoria agricola moderna e anche una forma di rotazione agraria. Questo favorisce il surplus di grano, il cambiamento del paesaggio agricolo, l’accumulo di ricchezza e l’ascesa sociale che presto concorrerà con quella nobiliare, poco incline al cambiamento.
Il terremoto del 1693 devasta la città ed intere famiglie vengono sterminate, a volte non lasciando nessun erede. Questo è il momento in cui l’ascesa della nuova classe media e agricola dei massari prende decisioni forti e da vita alla fondazione di una nuova città nella parte alta, mentre i nobili riutilizzano, spazi, risorse e pietre dello stesso sito. Non è solo una storia di decisioni urbanistiche, ma soprattutto sociali che incideranno a lungo nella storia di Ragusa. Qui viene costruita una nuova Cattedrale e la nuova città segue l’andamento di strade parallele e perpendicolari tipico delle città moderne.
Ragusa Ibla ha il suo prestigio ed eccellenza quando vengono costruiti palazzi nobiliari e chiese barocche, con mascheroni a supporto dei balconi e sinuose forme decorative. Il suo prestigio si regge fino agli inizi del Novecento, quando ormai il senso pratico di vivere in una città moderna più a monte prevale, su quello effimero dell’aristocrazia di un tempo che trova la sua ultima espressione sociale con il circolo di conversazione. Poi inizia un lento declino che porterà Ragusa Ibla ad essere popolata solo da tenaci anziani fino a decadere ed essere quasi abbandonata fino agli inizi degli anni Novanta.
Da quel periodo Ragusa Ibla viene rivalutata, le sue chiese, palazzi e monumenti dichiarati patrimonio Unesco più tardi nel 2005, case, chiese gloriose e quartieri restaurati, una miriade di bed and breakfast sostituiscono vecchie case disabitate e la trasformazione è compiuta.
Oggi Ragusa Ibla è uno dei luoghi più affascinanti in cui molti ritrovano una dimensione di intimità e scoperta dei tempi andati, semplicemente passeggiando tra i suoi mille vicoli tortuosi e nascosti, lasciandosi anche sedurre dai suoi mascheroni tipici di Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca, Palazzo Zacco e tanti altri da scoprire.
La piazza del Duomo di San Giorgio presenta la chiesa in un asse non regolare con la piazza in pendenza e questo rende il luogo ancora più suggestivo.
La scoperta del petrolio negli anni Cinquanta, seguente e complementare a quella dell’abbondante asfalto e pietra pece delle miniere hanno fatto da traino all’economia e più recentemente altri input turistici, come l’ambientazione qui di tanti episodi della celebre serie TV “Montalbano” che ha ispirato un turismo non di massa, ma dosato e apprezzato da tutti.

  • Autovettura privata Sedan o Viano Mercedes fino a sette posti
  • Autista privato parlante la vostra lingua
  • Carburante, pedaggi e spese di parcheggio
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a quattro ore per servizi di mezza giornata
  • Autovettura e autista privato a disposizione fino a otto ore per servizi di giornata intera
  • Bottiglia di acqua a bordo a disposizione
  • Soste, visite e guida panoramica dei luoghi descritti dall’itinerario

     NON SONO INCLUSI

  • Ingressi ai siti archeologici, chiese e musei
  • Degustazioni di prodotti, wine tasting o esperienze culinarie quando sono opzionali
  • Gratuità per l’autista (si suggerisce il 10% se ampiamente soddisfatti del servizio)
  • Guida turistica regionale autorizzata
  • Pasti, wine tasting o esperienze culinarie di cooking class se non già incluse nell’itinerario
  • Noleggio yachts, elicottero e aereo privato complementare ai nostri servizi di trasporto

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